L'intimo è una componente fondamentale del nostro abbigliamento e del nostro stile e ciò da secoli, come testimonia l'interesse per la biancheria intima già manifesto nell'antica Roma dove le donne indossavano i progenitori dei nostri reggiseni e gli uomini portavano una sorta di sottoveste sotto la tunica.
I barbari, invece, erano tali anche nell'abbigliamento intimo, non indossando capi di biancheria intima sotto gli abiti, cosa intollerabile per la maggior parte di noi, come d'altronde sarebbe arduo al giorno d'oggi sopportare le costrizioni vissute dagli uomini e soprattutto dalle donne del passato.
Pensiamo ad esempio ai busti del Medioevo e del Rinascimento, assai diversi da quelli indossati dalle donne moderne nelle occasioni in cui desiderano enfatizzare la propria femminilità.
I busti antichi comprimevano, infatti, i corpi delle signore, assottigliandone la vita come prevedevano i canoni estetici a costo però di un estremo impaccio nei movimenti che poteva trasformarsi in un vero e proprio tormento.
Ricordiamo in proposito che fino alla seconda metà dell'Ottocento le stecche erano in acciaio ed anche quelle più moderne in balena non rendevano semplice la vita delle donne che solo nel Novecento si liberarono dal busto per indossare il reggiseno.
Anche le mutande sono diventate indubbiamente più pratiche con il trascorrere del tempo, da quelle lunghe oltre alle caviglie portate secoli fa agli slip, ai boxer e ai tanga moderni.
In questo caso di tratta di un capo di biancheria intima tipicamente maschile, non essendo state indossate dalle donne fino agli inizi dell'Ottocento, sempre sotto forma di mutandoni che coprivano interamente le gambe.
Per portare gli slip moderni è stato, infatti, necessario attendere gli anni Sessanta ed anche questa ha rappresentato una delle rivoluzione del periodo, d'altra parte le trasformazioni nell'underwear accompagnano notoriamente le grandi rivoluzioni della moda e del costume.